TRAMA GDR

Narra il mito
In principio era l'ombra, l'informe, il caos.
Un tempo il dio oscuro Ahriman, signore del nulla e del tutto,governava quest'ombra poichè nulla era formato e tutto era uno. Incontrastato e pieno del suo potere. Da questo ammasso informe e oscuro si distaccò Ahura, signora dell'ordine e della luce, colei che squarciando le tenebre e le ombre diede inizio all'equilibrio.
Fu proprio quando ordine e caos si separarono che nacque il mondo, un mondo quasi perfetto ed equilibrato dove le due componenti riuscivano a convivere senza creare disastro.
Ahura nel suo infinito desiderio di creare ordine, creò Havok , terra fertile e ricca in ogni sua parte, Ahriman, per sua natura,la complicò dando vita alle creature animali e agli antichi, i primi abitanti del regno di Havok. Creando i viventi Ahriman mise a guardia di ciò che aveva fatto strane creature alate e al contempo mostruose, creature che presero ben presto il nome di Draghi . Furono proprio queste creature ad essere i suoi più fedeli servitori, creature che ben presto si scoprirono , non solo molto forti fisicamente, ma anche intelligenti e sagge.
Ahura per portare ordine tra le creature, ordinò le popolazioni viventi un grosso impero, ponendone a capo Asura, figlio avuto dall'unione con Ahriman per suggellare la fine della creazione.
Egli era un re possente e saggio, sotto il quale l'impero degli antichi conobbe prosperità e pace protetto nei suoi confini più estremi dalla forza dei draghi a nord e dalle popolazioni magiche a sud. L'unione di ordine e disordine che era in lui però lo condusse nel tempo alla follia e lo portò ad uccidere uno ad uno i suoi figli e la sua sposa, facendo ricadere sul suo intero popolo un'ombra nera di malvagità che per natura non riusciva a controllare. Le tenebre presero il sopravvento sulla luce che Asura covava dentro di se. Cominciò ad essere arrabbiato con il mondo e con i suoi genitori, quelle stesse divinità che la sua gente adorava e glorificava facendolo sentire il brutto scherzo di un'unione insolita. La sua rabbia lo portò a dividere l'impero e a disgregarlo poco a poco. Gli abitanti delle montagne, per sfuggire alla sua ira, si chiusero in se stessi dando vita alla città di Lenora, la città sotterranea dove vissero per un lungo periodo isolati dal resto del mondo, perdendo con il tempo l'altezza e acquisendo in cambio forza. Gli abitanti delle foreste divennero un tutt'uno con la natura e sparirono, costruendo la città di Tagath sulle sponde del lago Faranth e proteggendola con incantesimi dalla vista di Asura. Divennero agili e le loro orecchie si fecero a punta. Gli abitanti delle pianure e della costa, non potendo nascondersi, furono gli unici a invocare l'aiuto dei draghi, di quei guardiani supremi che Ahriman aveva messo a protezione del mondo.
Furono proprio loro che affrontarono e imprigionarono Asura all'interno del vulcano Vanilor, unico luogo che potesse contenere la sua forza e la sua ira. La battaglia fu dura. Le leggende di tutte le popolazioni di Havok narrano della scomparsa di numerosi draghi in battaglia caduti sotto i colpi di Asura. Tra tutti il Drago Rosso Akor, signore dei draghi del nord. Da quella battaglia passarono molti secoli, poi i millenni. Soltanto un'opera di Asura restò intatta: gli orchi. Questi esseri furono creati dal fango dalle sue mani e nei secoli si erano divisi in tribù autonome l'una dall'altra. Esseri che avevano nell'orrore la loro forza. Nemici naturali di tutte le altre razze.
Gli abitanti delle foreste furono i primi a ricongiungersi agli umani, questo il nome dei discendenti degli antichi. Gli umani chiamarono gli abitanti dei boschi col nome di elfi. In seguito, gli abitanti del nord riaprirono le porte e vennero chiamati nani.
Ma tra le popolazioni magiche la pace non fu mai stabilita definitivamente: invidiosi del benessere degli elfi, i nani mossero guerra contro di loro. Per dieci anni gli umani assistettero impotenti alla guerra dei due popoli schierandosi con l'una e con l'altra fazione. Re Ennòn , figlio legittimo dell'antica fata Lilidith, che aveva guidato gli antichi dei boschi nella loro ritirata nelle foreste, cadde in battaglia lasciando il regno degli elfi a suo figlio ancora in fasce che, per questo motivo, venne chiamato Ereinion, "discendente". Fu la sua sposa Arwen con il suo fedele ministro Eluel, a mantenere la reggenza del regno fino alla fine della guerra. Quando però, sfortunatamente, gli umani vennero coinvolti e un intero villaggio venne raso al suolo, di fronte all'inoperosità del loro re, Araton, gli umani si ribellarono e lo scacciarono proclamarono la Repubblica. Con un potentissimo esercito, numericamente superiore capeggiato dal paladino Mìnothon, posero fine alla guerra e costrinsero i due popoli a stipulare un patto di alleanza e di pace per il bene di tutte le creature presenti sul territorio. A rimanerne fuori furono i primitivi Orchi della vallata di Orhn contro i quali ancora oggi le tre popolazioni si difendono. I tre popoli, elfi umani e nani, formarono così l'Alleanza, che tutt'ora persiste, alleanza che i rispettivi capi si impegnano a mantenere e rispettare.
Mìnothorn morì pochi anni dopo e a lui successe l'attuale capo di stato Leghol, figlio di uno dei più potenti maghi della storia umana al quale ha dedicato la scuola di magia elementale.
I nani, capeggiato all'epoca da Martirec "il vecchio" si ritrovano adesso sotto la guida del suo diretto discendente Martirec "il giovane". Gli elfi, dopo la misteriosa scomparsa di Arwen in circostanze ancora ignote, sono governati dal loro amatissimo re Ereinion e dalla sua bellissima sposa Fanie , la "dama bianca".